Postato da Elisabetta :: alle ore 18:00 :: del Giovedì, 27 Ottobre 2005
SE …
Se riesci a mantenere la calma
quando tutti attorno a te
la stanno perdendo;
se sai aver fiducia in te stesso
quando tutti dubitano di te
tenendo però nel giusto conto i loro dubbi;
se sai aspettare senza stancarti di aspettare
o essendo calunniato non rispondere con calunnie
o essendo odiato non dare spazio all’odio
senza tuttavia sembrare troppo buono
né parlare troppo da saggio;
se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;
se riesci a pensare
senza fare dei sogni il tuo fine;
se sai incontrarti con il successo e la sconfitta
e trattare questi due impostori
proprio allo stesso modo;
se riesci a sopportare di sentire la verità
che tu hai detto, distorta da imbroglioni
che ne fanno una trappola per ingenui;
se sai guardare le cose, per le quali hai dato la vita
distrutte e sai umiliarti a ricostruirle
con i tuoi strumenti ormai logori;
se sai fare un’unica pila delle tue vittorie
e rischiarla in un solo colpo a testa o croce
e perdere e ricominciare dall’inizio
senza mai lasciarti sfuggire una parola
su quello che hai perso;
se sai costringere il tuo cuore,
i tuoi nervi, i tuoi polsi a sorreggerti
anche dopo molto tempo che non te li senti più
e così resistere quando in te non c’è più nulla
tranne la volontà che dice loro: «Resistete!»;
se sai parlare con i disonesti
senza perdere la tua onestà
o passeggiare con i re
senza perdere il tuo comportamento normale;
se non possono ferirti né i nemici
né gli amici troppo premurosi;
se per te contano tutti gli uomini
ma nessuno troppo;
se riesci a riempire l’inesorabile minuto
dando valore ad ogni istante che passa:
tua è la terra e tutto ciò che vi è in essa
e – quel che più conta –
tu sarai un uomo, figlio mio!
Rudyard Kipling
Lettera al figlio
