Questo è un testo molto famoso... ma è perfetto, ed è stato personalizzato per te...
Caro Padre Eugenio,
guarda le palme delle tue mani, e ritorna con la mente al giorno in cui il tuo Vescovo le unse e ti mandò per amarci e per servirci… ricorda i progetti che tu hai avuto quel giorno per quelle mani, per riunire ed ammaestrare la tua gente!… Ripensa ai bimbi che quelle mani hanno battezzato… pensa ai fanciulli che quelle mani hanno preparato alla Prima Comunione e alla Cresima… Pensa alle innumerevoli volte in cui quelle mani sono state alzate benedicendo e perdonando nel Sacramento della Riconciliazione.
Ora pensa alla tua ultima messa, e a tante altre, quando hai preso del semplice pane e vino in quelle mani e li hai cambiati nel Corpo e Sangue di Gesù Cristo…
Pensa alle mani, nelle nostre mani, nelle quali hai posto il suo Prezioso Corpo ed il Calice del suo Prezioso Sangue.
Pensa ai ritiri, alle missioni, ai giorni e alle notti di rinnovamento che quelle mani hanno preparato…
Pensa alle persone che quelle mani hanno riunito e toccato ed inviato nel mondo dopo queste esperienze, con una nuova comprensione e amore gli uni per gli altri e per la nostra Chiesa…
Pensa alle volte in cui quelle mani si sono allungate ed hanno afferrato le nostre in un amorevole cerchio di preghiere…
Pensa alle mani giovani e nervose che le tue mani hanno unito nel sacramento del Matrimonio…
Pensa agli ammalati di mente e di corpo che sono venuti da te in cerca di aiuto e che se ne sono poi andati con una speranza viva nel loro cuore…
Pensa ai corpi morenti che queste mani hanno unto per il Paradiso. Oggi noi ungiamo nuovamente le tue mani con il nostro amore.
Se mai nei giorni a venire ti senti stanco, solo o scoraggiato, per favore, ricorda queste parole. Per favore, alza le tue mani e guardale, e ricorda come esse ci hanno nutrito con il Pane della Vita, come hanno riportato speranze nelle nostre vite, come ci hanno confortati, guariti e dato il benvenuto di nuovo nella nostra Chiesa.
Vorremmo poterti prendere per mano e sostare al più congestionato incrocio della città, e gridare al mondo: “ Guardate tutti, questo è il nostro sacerdote, del quale siamo tutti compiaciuti”.
Grazie per il tuo servire devoto e amorevole.
Siamo tanto orgogliosi di te, siamo così orgogliosi di averti avuto come nostro sacerdote.
Ti vogliamo bene!