Uno degli impegni che da subito ci siamo assunti nella nostra missione indiana è stato quello delle adozioni a distanza: a tutt'oggi sono oltre duecentocinquanta i bambini adottati da famiglie italiane che garantiscono, con una quota mensile di 16 euro, l'istruzione a chi, per tanti motivi, non può permettersi la frequenza ad una scuola, i libri, il materiale scolastico necessario. Con questi soldi si interviene inoltre anche nel sostentamento alimentare di questi bambini e dei loro familiari.
Nella foto si vede un gruppo di bambini che giocano: il loro unico trastullo è questo scivolo che abbiamo costruito per dare la possibilità di un minimo svago. I bambini sono segnalati a noi dai parroci dei vari paesi o dalle suore mercedarie (che hanno varie scuole). Noi poi interveniamo, sempre attraverso i parroci o le suore, acquistando il necessario per il sostentamento, l'abbigliamento, la scuola. La maggioranza di questi bambini sono orfani di uno o tutti e due i genitori, oppure li hanno ma malati o alcolizzati o talmente poveri da non poter garantire loro neanche il minimo per una vita decente.