Il male non viene da Dio, né potrebbe venire da Lui. Nella Bibbia si legge che Egli ha fatto bene tutte le cose. Il male, la sofferenza e la morte sono entrate nel mondo per il peccato dell'uomo e in Adamo peccò tutta l'umanità ( così come tutta l'umanità è redenta in Cristo ). Certo per chi non ha Fede è difficile anche solo scorgere come il Bene possa esser più forte del male e come Dio possa scrivere dritto sulle righe storte della storia, questa è una realtà visibile a chi ha Fede. Mi colpì molto un esempio ( se non sbaglio fatto da San Pio X ): se noi guardiamo un tappeto dalla parte in cui questo poggia in terra a noi appare un' immagine disordinata e confusa ma se noi guardiamo quello stesso tappeto dall'altra parte possiamo vedere un disegno armonioso. Penso che lo stesso sia della realtà della vita: il credente vede il disegno providenziale di Dio nella storia degli uomini e per questo non si scoraggia, non ha paura, sa che Dio pensa a lui ed è felice; il non credente vede solo il lato del tappeto che poggia a terra e non riesce a capire che dietro quell'apparente disordine vi è la Mano di Dio, quindi dice in cuor suo che Dio non esiste e per questo è infelice. Il peccato da la morte all'uomo ( San Paolo dice che il pungiglione della morte è il peccato ), se gli uomini soffrono è perché la nostra generazione si sta pervertendo sposando o subendo ideologie che non sono cristiane ( che poi il Cristianesimo è ben più di un'ideologia ma è Cristo stesso che vive nella Sua Chiesa ). Detto in altre parole io penso che alle sofferenze che abbiamo in conseguenza della ferita che la nostra natura ha subito in seguito al peccato originale se ne aggiungano delle altre dovute ai peccati attuali degli uomini come singoli e come collettività. Adesso vediamo crescere la zizzania assieme al grano.....ma verrà il tempo del raccolto, anzi già viene per ogni uomo alla sua morte quando subisce il giudizio particolare. Esiste una Giustizia divina ed il giudizio di Dio arriverà inesorabile. Gesù adesso intercede per noi presso il Padre, Gli mostra le Sue Piaghe e ci usa misericordia ma come diceva Padre Pio: guai a quanti avranno abusato della Sua Misericordia. Penso anche che negare l'esistenza di Dio contribuisca a creare quella situazione di sofferenza della quale molti uomini si lamentano: ma se neghiamo Dio...da dove ci viene l'essere? da dove l'esistenza ? dove è la realizzazione dell'uomo e la sua felicità ? Forse nella realizzazione dei propri desideri materiali: avere una bella casa, la salute, divertirsi......inesorabilmente tutte queste cose finiscono, arriva per tutti la morte e le illusioni di una felicità terrena svaniscono; già chi se le crea soffre perché si rende conto della precarietà di queste false felicità; che triste la vita dell' uomo senza Dio, che triste la vita dell'uomo che negando Dio si vuol far Dio. Gli atei per me sono come tante cicale che si "godono l'estate" non pensando che arriverà l'inverno. Il cristiano invece è come una formichina: che sgobba, fatica, suda ma quando arriva l'inverno è preparato ( con questo non voglio dire che il cristiano sia un masochista ma solo che egli affronta e vive le situazioni della vita in modo diverso, particolare, unico) . L'uomo ha dentro di se il desiderio di infinito e questo desiderio di infinito può essere soddisfatto solo da Dio. Testimonianza di ciò è che l'uomo non accetta la morte, non vuole che si dica fine alla sua storia. Negare Dio porta alla "morale fai da te"e alla banalizzazione e svuotamento del sacro: " tanto Dio non esiste, il male imperversa, decido io cosa fare, decido io cosa è bene e cosa è male, io sono il Dio della mia vita ". Mi verrebbe da chiedere al tuo amico se si senta veramente felice e ammesso che risponda affermativamente mi verrebbe da chiedergli cosa sia per lui la felicità. Penso che molti ragionamenti si potrebbero fare per dimostrargli che Dio esiste ma per certi versi sarebbero inefficaci; la più bella testimonianza dell'esistenza di Dio sono i cristiani: se vivessimo cristianamente penso che saremmo contagiosi, tutti vorrebbero essere cristiani, tutti vorrebbero intraprendere un cammino di Fede che vinca in loro la paura, dissipi i dubbi,dia un senso alla sofferenza, renda gioiosi ecc... penso a Madre Teresa di Calcutta....che bella donna, rugosa si... ma che occhi e che opere. Penso che il tuo amico dovrebbe solo provare....e se ammette di essere in qualche modo insoddisfatto della sua vita penso che il provare sarà per lui più facile. Anche se non siamo perfetti...proviamo a contagiare gli altri, Dio si serve delle nostre miserie per manifestarsi ; io non mi sento degno del nome di cristiano però noto che Dio è riuscito tramite me a convertire qualcuno. Questo mi fa capire l'onnipotenza di Dio e come Egli possa volgere il male in bene.
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