Ciao Dodo! La frase è presa da un libro che si chiama "Vangelo Giovane", di Amedeo Cencini
davvero molto bello.
Io credo che la libertà possa fare paura perché è un potere. Un grande potere nelle nostre mani, come direbbe Khalil Gibran "la libertà, quando spezza le sue catene, diventa essa stessa catena di una libertà più grande". Cosa può significare dunque il mettere insieme le due frasi? Che forse la libertà è un potere che ancora non riusciamo a controllare?
Libertà è una delle parole più usate e anche abusate. Oggi viviamo in una cultura di "indecisione"". La maggior parte degli uomini di oggi, se potesse, non sceglierebbe mai,e se proprio si è costretti a scegliere... ci si garantisce che la scelta sia revocabile, che ci sia una via di uscita, o comunque si lascia aperta la possibilità di smentire questa scelta.
Dicevo "abusate" prima perché, aldilà delle frasi fatte, delle manifestazioni e dei cortei, l'uomo di oggi ha paura della libertà che tanto decanta e per la quale è pronto a battersi contro il tiranno di turno e, di conseguenza, abbia paura della sua stessa capacità di scegliere.
Io credo che la più grande risorsa psicologica dell'uomo sia il sapere che la realtà non è data una volta per tutte, ma è piuttosto un qualcosa di dinamico, di possibilità aperte. Ma questo ventaglio di possibilità può diventare "realtà" solo quando lo si delimita facendo delle scelte ben precise che implicano la rinuncia ad altre alternative.
Ogni scelta esige una rinuncia, ma solo tramite questa l'uomo traccia la sua storia personale.