Non volevo dir questo. Solo che con l'ultima confessione (a S. Pio X) ho deciso di assumere un ruolo più "dietro le linee", seppure come "leader". Non sempre il leader è la mente del gruppo, il leader deve avere la forza di volontà. E io, credetemi, ce la metto tutta. Ma io sono ancora prigioniero di alcune cose, me ne libererò, a poco a poco.
Non ultima la mia "malattia". Qualcuno forse è al corrente del mio ricovero immediato al SS. Trinità di Cagliari (ospedale psichiatrico), avvenuto nel 2007.
10 giorni di...inferno. Per me, per i miei parenti. Credetemi, è stato un calvario. E lì ci rimane gente che sta anche per 2, 3, 6 mesi.
Ringrazio Dio per i 10 giorni di sollievo, e per due amicizie inaspettate lì dentro. Francesco, schizofrenico, ora in salute, e Giulio, che mi han protetto da cose più brutte.
E ringrazio il movimento per quanto ha saputo darmi...non ho intenti di critica. Mi basta ricordare come mi volessero far smettere di russare, in palestra, sul nudo parquet, senza neanche un cuscino. Poi una mano gonfiabile in lega di gomma e plastica, come cuscino. L'unico scemo senza materassino, solo sacco a pelo.
E Dio sa quanto avessi bisogno di dormire, lo sa anche ora, e sa perché dò questa risposta.
Per quanto mi riguarda, per una porta che si chiude, se ne aprono migliaia, più piccole, più difficili. E la scelta diventa ardua, come dovrebbe essere.
Di queste porte, ne ho individuate due, e ne faccio mistero, per ora.
Non ho mai capito quanto mi piacesse scrivere, finché non ho incontrato persone bisognose di conforto. Il mio diario, personale, è arricchito ogni volta. Ho scritto già le ultime pagine, non perché io sia pessimista. Solo perché, ai posteri, voglio lasciare una testimonianza di una vita tormentata.
il 15 gennaio 2009 saranno 18 anni senza padre, Alessandro. E anni di sberleffi, scherzi "da prete", ingiurie, cuscinate in faccia (perché russo), toni beffardi.
E ciò non è bene. Come saggiamente mi ha detto Alessandro (penso lo conosciate senza che io dica il cognome), bisogna recidere quei "ponti" a cui siamo legati, che ci fanno star male.
Ed io per ora, recido con Bonaria.
Mi è bastato vedere il fantasma di padre Efisio materializzarsi in sala computer di Radio Bonaria. Bianco come un cencio, e senza forze.
Liberi per liberare, il motto.
Liberi? Da cosa...? Da chi?
Da noi stessi. Il nostro "io", il nostro "ego", dobbiamo dominarlo noi, o deve essere l'ego a dominarci?
Dobbiamo dominare le nostre passioni che sono di nocumento agli altri, sbarazzarcene, giorno per giorno. E se io rinuncio a vedere il nuovo MGM senior, è perché ho brutti ricordi dello scioglimento dell'antico.
Ho brutti ricordi di padre Nunzio, trasferito dall'oggi al domani, sempre in viaggio.
Ho brutti ricordi di silenzi forzati, di parole non dette, di rimproveri non fatti, di dialoghi mai proseguiti. Ne uccide più la penna che la spada, e conosco bene il tedio.
Giacomo Leopardi è uno dei miei tanti ispiratori, ma il primo rimane Dante. Seguono Omero e Virgilio.
I classici insomma, ma non rigetto Philip K. Dick, non schifo autori moderni.
La saggezza che i giovani possono "imparare" per "liberare" è innanzi tutto quella di liberare sè stessi.
Uno schiavo non può liberare un altro schiavo; e se c'è una comunità in catene, è difficile che quello con la catena più grossa (me) possa far qualcosa. Lo ripeto, perché possa imprimersi: io non sono libero. A poco a poco quella umanità che avevo nell'infanzia mi muore dentro. E temo di diventare aggressivo. E s. Giuseppe (mi perdoni) sa cosa ho passato.
Quante amicizie perse (e non solo nel movimento), e una pugnalata alle spalle da un amico (esterno alla faccenda).
I tradimenti, gli abbandoni...sono questi che fanno male. Danneggiano, seccano ciò che è buono in principio. Il seme del Seminatore cade sulla terra, ma su quale terra cade? Su quale generazione cade il Seme? La Fede, in chi viene riposta? In chi non ne ha mai avuta.
Ed io, che ho avuto grandi balzi di fede, sono ridotto in questo stato. Il Signore ha dato ed il Signore ha tolto (Giobbe), sia benedetto il nome del Signore.
--------------------
"Peace begins with a smile" (Madre Teresa di Calcutta)
Avvampando gli angeli caddero; profondo il tuono riempì le loro rive, bruciando con i roghi dell'orco.
|