Ok, chiaro
ora rispondo:
Mi ha colpito molto una predica di Don Ottavio Utzeri, dove in sintesi si parlava dell'esistenza di due vie per arrivare a Dio:
1) la prima è quella che dalla conoscenza porta a credere ( conoscere per credere )
2) la seconda è quella che dal credere muove verso la conoscenza ( credere per conoscere ).
Sempre nella stessa predica si diceva che ciò che alla fin fine distingue un cristiano da un "non cristiano" è il fatto che solo il cristiano ha in se gli stessi sentimenti di Gesù ( non il pregare, anche i mussulmani pregano; non le pratiche di pietà perché anche queste non sono un'esclusiva dei cristiani ).
Fatta questa premessa mi chiedo: cosa distingue un giovane mercedario dall'appartenente ad un'altra realtà giovanile cristiana ( es. Gifra= gioventù francescana ) ? Il carisma mercedario...il 4 voto....ma quanto sappiamo noi di questo carisma? Personalmente poco, quindi credo che la prima cosa da fare se si vuole fare dell'MGM un movimento giovanile ( prima ancora che un movimento parrocchiale o di carattere nazionale ) sia approfondire il carisma mercedario ( per tornare alla premessa di prima : conoscere per credere ). Credo inoltre che dovremmo approfondire assieme oltre che il carisma mercedario prima di tutto la conoscenza della nostra religione ( cioé quella cattolica )....in altre parole ritengo che la "casa" ( movimento ) debba costruirsi partendo dalle fondamenta e non dal tetto. Quindi io avrei una proposta concreta ( l'ho già fatta in altra sede qui a cagliari ): seguire tutti assieme dei corsi di esegesi bibblica, catechismo e approfondimento del carisma mercedario. Questi corsi potrebbero essere fatti dai padri mercedari anche secondo delle turnazioni e secondo la disponibilità di ognuno. Ritengo inoltre che questi corsi dovrebbero essere prioritari rispetto a qualsiasi altra attività e che ci dovremmo guardare dal pericolo dell'attivismo ( come di recente ha ricordato il pontefice nell'angelus del 20.08.2006, cito a tal proposito da quel discorso le seguenti parole : "le molte occupazioni conducono spesso alla "durezza del cuore", "non sono altro che sofferenza dello spirito, smarrimento dell’intelligenza, dispersione della grazia. L’ammonimento vale per ogni genere di occupazioni, fossero pure quelle inerenti al governo della Chiesa" ). Penso poi che il tutto dovrebbe essere vissuto:
1) in libertà: ognuno fa quel che può, compatibilmente a quel che può, e nessuno è autorizzato a forzarlo perché, come dice un proverbio: "chi di libertà è privo ha in odio di esser vivo" ( e anche di far parte di un movimento ...qualunque esso sia );
2) in fraternità e con rispetto: se noi siamo i mattoni che compongono l'edificio Chiesa e questa realtà comprende anche una costruzione che noi vogliamo chiamare M.G.M occore che in questo movimento si usi rispetto gli uni verso gli altri e quando ciò non avviene sarebbe bello che si chiedesse scusa e che ci si riappacificasse, colgo quindi l'occasione per chiedere ad alexshine scusa per le mie dure parole perché anche se il fine era buono, e penso di averlo raggiunto, forse i mezzi che ho usato non lo erano altrettanto ...tanto da offendere l'autore di questo forum; il fine non giustifica i mezzi, e questo anche se io in coscienza volevo solo essere un po' polemico per un buon fine e non ero intenzionato ad offendere nessuno ).
P.S.: ovviamente la mia è solo una proposta, non una verità di fede, quindi se qualcuno la pensa in modo diverso mi farebbe piacere confrontarmi con questa persona. Attendo qualche parere e qualche altra proposta.