Un’«industria multimilionaria», che porta nelle casse del crimine organizzato «circa 16 miliardi di dollari ogni anno in America latina». La tratta di esseri umani genera 30 miliardi di dollari all’anno: la regione latinoamericana frutta oltre la metà di questo agghiacciante business, che si alimenta di stupri e prostituzione, ma anche schiavitù, lavori forzati e traffico di organi.
Difficile definire il numero esatto delle vittime della tratta, ma secondo l’Osa si può parlare di circa 20,9 milioni in tutto il pianeta, dei quali oltre 9 milioni in America latina (1,2 milioni sono bambini e adolescenti). «Il nostro obbligo morale è aiutare coloro che non possono difendersi», perché i responsabili delle reti del traffico umano «sfruttano le debolezze dei sistemi di sicurezza e giustizia e le condizioni disperate dei gruppi più vulnerabili», avverte Ramdin. Nella regione molti Paesi hanno adottato legislazioni più severe e moderne contro la tratta. Sono stati fatti passi in avanti nella prevenzione. Ma «bisogna lavorare anche per castigare chi commette» questo crimine e per «riabilitare le vittime attraverso campagne di informazione».