Ultimo Urlo - Inviato da: efisio - Domenica, 03 Giugno 2018 00:10
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I Martiri dei primi tempi

Nella esecuzione dell'opera della redenzione i pericoli stavano sempre in agguato. Le traversate marittime del Mediterraneo costarono un alto contributo di vite dei frati redentori ma di più e maggiori furono le pene che molti di loro patirono nella terra dei saraceni. Alla celebrazione dell'importante Capitolo Generale del 1317 già numerosi religiosi avevano incontrato la morte con il martirio.

Ne riportiamo solo alcuni tra quelli più conosciuti: 
Raimondo de Blames, primo martire dell'Ordine, fu decapitato in Granada nell'anno 1325. 
Ferdinando Peres e Luigi Blanch, nel 1250 furono catturati dai pirati e gettati in mare con pietre legate al collo. 
Luigi Gallo restò in pegno nel Marocco e fu bruciato vivo nel 1268. 
Guglielmo di Saggiano, italiano, venne lapidato e bruciato in Algeri nel 1270. 
Giacomo e Adolfo, catalani, conclusa la redenzione, furono entrambi assassinati mentre gli schiavi liberati vennero riportati nella prigione del luogo di provenienza, in Tunisi nel 1314. 
Alessandro Siciliano, bruciato vivo in Tunisi nel 1317, davanti al palazzo del re Muley Mahomet, perché servisse di divertimento al popolo.



 

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