Dalla storia dell'Ordine risulta evidente che le donne vennero accolte nell'Ordine fin dai primi tempi. Le Costituzioni del 1272 parlano delle condizioni necessarie per l'ammissione delle donne nell'Ordine, le equiparano ai frati per quanto riguarda il numero dei suffragi che si devono applicare per loro quando si riceve la notizia della loro morte e le includono nell'annuale anniversario per i defunti dell'Ordine. Queste sorelle o suore, facenti parte della famiglia mercedaria, nel secolo XIII erano donne di condizione sociale generalmente agiata, che disponevano di beni sufficienti per vivere convenientemente nelle proprie case e che, con spirito redentore, si consacravano totalmente al servizio di Dio, degli schiavi, dei poveri e degli infermi, osservando le Costituzioni dell'Ordine della Mercede in quanto erano compatibili con le loro condizioni femminili.

Non sappiamo chi fu la prima ma certamente la più famosa di esse e perciò considerata la fondatrice fu Maria di Cervellòn o del Soccorso, che il 25 marzo 1265, vestita dell'abito mercedario, si consacrò al Signore nelle mani del Priore di Barcellona, Fra Bernardo di Corbaria promettendo di lavorare per la redenzione degli schiavi.

Il soprannome del Soccorso, con il quale Maria de Cervellòn è anche conosciuta, si deve al fatto che essa durante la sua vita e dopo la morte fu vista più di una volta accorrere sulle ali del vento in aiuto delle navi della redenzione flagellate dalle onde del mare. Morì il 19 settembre 1290. I suoi resti mortali furono sepolti nella chiesa dei frati mercedari di Barcellona, oggi basilica della Mercede, dove il suo corpo si conserva incorrotto.
Il suo culto immemorabile fu approvato il 15 febbraio 1692 e la festa è fissata al 19 settembre.